Associazione per la meditazione, l’autoguarigione e il benessere interiore del corpo.
 
Homepage                
 
Contatti                
 
Info
 
 
 
Il Sentiero
Goranath
PMS/PMS-Baby
Autoguarigione
 
Libri
 
Energia
 
Corsi e Seminari
 
Esperienze
 
Green Aleb
 
Esperienze
 

Voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno reso partecipe delle loro esperienze, hanno avuto il coraggio di vedere dentro di se ed hanno trasformato in parole la loro intima percezione dell’ascolto del corpo e dell’energia che ne fluisce, dando cosi' modo a chiunque voglia di confrontarsi.

Siamo esseri “unici”, facente pero' parte di un “unico corpo” fatto di tutti coloro che ne sentono l’appartenenza. Ci tengo a sottolineare che è grazie alla passione, ed al lavoro costante svolto in palestra dal gruppo, che motiva il singolo praticante ad un altrettanto lavoro costante fuori nella vita di tutti i giorni. Questo avviene perche' si mette in pratica nel quotidiano, la consapevolezza acquisita grazie al maggiore livello energetico maturato dagli incontri stessi.

In palestra si porta la nuova esperienza individuale, la quale accresce la consapevolezza, permettendo di far salire incredibilmente il livello energetico di tutti, tanto che anche gli ultimi arrivati ne possono beneficiare fin dalla prima lezione. Eviteremo cosi', grazie ad una semplice ed incredibile parola quale “evoluzione”, di dividere i gruppi in sottogruppi o livelli, non cadendo in quelle distruttive dinamiche di potere che solitamente intervengono ovunque ci sono persone che lavorano in sieme.

Un caro saluto Marco

Soffio del mattino

di: Claudia Giovannini

Brilla questo pomeriggio
come una tela ancora fresca
mentre ascolto il mio pensiero,
leggero e ozioso,
scivolare sulle dolci note della sera
la sera
che rosseggia il mondo,
livido e placido
sopra di me.
Mi è seduta accanto,
la vita, che è tutto
e poi più niente
mio sacro e mio profano
mia malattia e mio placebo
mia alea e mio ergo
La osservo,
sospesa e priva di contorni,
verso il soffio del mattino

 

Pomezia

Ho sempre pensato che il corpo possa rigenerarsi da solo.

Immagino la malattia come un disallineamento delle energie corporee e credo che, agendo su questo squilibrio, con pazienza e applicazione, il corpo possa tornare a “funzionare” nel modo corretto. È ovvio che, dal pensare che un corpo possa guarire, a sperimentarlo sul serio, la differenza sia molta e quindi vorrei raccontare qual è stata la mia esperienza con lo Yoga Qi Gong. C'è da dire che nell’arco della mia vita (ora ho trenta anni), ho cambiato parecchi punti di vista su determinati argomenti e sono diventato più “aperto”, quindi praticare lo Yoga è stato abbastanza risonante fin dal principio.

Racconto brevemente qual è stato il mio problema. Avevo diciotto anni quando sono stato colpito da un mal di schiena a livello lombare (Le vertebre lombari sono le ossa che compongono la terza parte della colonna vertebrale. Esse costituiscono l'asse di sostegno dell'addome).

Non sembrava una cosa seria, ma dopo vari giorni decisi di fare una lastra.

Questa ultima riscontrò una grave discopatia.Il mio medico era già stato lungimirante, infatti, ricordo che mi disse: “Puoi fare solo nuoto o Yoga”.

Ripensando  alle sue parole ora mi viene anche un po’ da ridere ma, dodici anni fa, scelsi una terza possibilità…curarmi con la medicina tradizionale.

Ho provato l’elettrostimolazione, gli infrarossi, più altre cose delle quali non ricordo più il nome senza alcun risultato.

Così decisi di non fare più niente e di smettere di fare qualsiasi cosa. Il dolore però non è mai migliorato, anche quando sei anni fa iniziai con la piscina, senza risultati. Ormai stanco decisi di affidarmi di nuovo ai medici, così tre anni fa feci altri esami e una risonanza magnetica che questa volta diagnosticava tre ernie della zona lombare, di cui una espulsa molto evidente. Il passo successivo furono le punture di ozono, fino ad arrivare alle sedute di ginnastica posturale.

Il dolore non se ne andò mai del tutto e da lì in poi ho provato qualsiasi terapia medica per alleviare quel mal di schiena che da fastidioso, si era trasformato in invalidante. Diciamo che quella riportata qui sopra è la mia storia “clinica” fino a settembre 2008. Il mio arrivo allo Yoga Qi Gong è solo frutto di una serie di coincidenze che ho seguito pazientemente, e che mi hanno portato a conoscere Marco. Ho iniziato a frequentare il suo corso ed ho trovato una buonissima professionalità e competenza. Ha un approccio “popolare” con i partecipanti e quindi riesce ad avere una buona confidenza con tutti, a prescindere da quale sia il punto di vista con il quale si sono avvicinati allo Yoga.

A parer mio, è proprio quello che stavo cercando, infatti, non di rado, capita di approfondire e disquisire su alcuni argomenti, subito dopo le lezioni.

La cosa più importante che ho potuto riscontrare da quando ho iniziato, è stata una graduale diminuzione del dolore, una lezione dopo l’altra.

Ora sono circa sei mesi che continuo pazientemente gli esercizi e sto notevolmente meglio!

Il dolore è scomparso, al suo posto c’è solo uno sporadico lieve torpore della parte… in più ho riacquistato una buona mobilità ed elasticità muscolare che nel corso degli anni era venuta a mancare per lo schiacciamento dei nervi. Per tirare due somme, la mia esperienza riguardo ciò che può fare questo tipo di disciplina è più che favorevole e non posso far altro che ringraziare Marco per la dedizione che mostra rispetto la disciplina ed i partecipanti!

 

Un saluto Andrea

 

Roma

Marco ed io ci siamo conosciuti in terra straniera. Esperienza già in se straordinaria se si pensa che, sebbene lui abbia qualche anno più di me, siamo nati a cresciuti a pochi km di distanza l’uno dall’altro, facendo con buona probabilità percorsi di vita e esperienze simili, ma senza mai incontrarci, nemmeno per caso. Sono gli scherzi della metropoli. E invece il caso ha voluto (e non è il caso) che ci conoscessimo a qualche migliaio di km dalla Roma Sud di Marconi o dell’Ardeatina.

Dopo esserci scambiati qualche occhiata fugace all’aeroporto di Fiumicino alla partenza di un viaggio organizzato, ci siamo dedicati le prime parole solo la serata successiva in un hotel egiziano, dopo aver scoperto che avremmo condiviso lo stesso pacchetto vacanze. Eppure, a me quel ragazzo sembrava di averlo già visto prima. In un certo senso, era come se già lo conoscessi, e la sua apertura, la sua trasparenza - un misto di profonda consapevolezza e magica ingenuità – mi avevano già conquistato.

Solo un paio di giorni dopo, eravamo all’interno della piramide di Keope, catapultati insieme attraverso qualche millennio di storia per vivere un evento che è a mia insaputa e in maniera del tutto naturale sarebbe diventato una sorta di rito magico, che ci avrebbe legato molto nel profondo. In seguito, ho avuto momenti difficili, nei quali Marco è stato per me una vera e propria guida. Mi ha ricordato che dentro di me c’erano le risposte ai miei quesiti, mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi e, soprattutto, a capire che nella vita “l’intento è tutto”. In più, mi ha dato con estrema fiducia e disinvoltura una delle cose più preziose al mondo, l’amicizia. E Marco come amico, è una vera sicurezza, se hai bisogno di lui prende la Pontina e arriva, se anche non lo vedi per un po’ , in qualche modo la sua energia ti arriva e ti da forza, perché sai che la sua amicizia non ti verrà a mancare.

Adesso quando respiro, e l’aria passa nei polmoni, oppure quando faccio qualsiasi altra azione quotidiana per non essere troppo poetico, spesso penso a ciò che di impalpabile si muove dietro quello che sto facendo e che accede. E questo mi piace. E’, senza retorica, un modo più profondo di fare il viaggio dell’esistenza. E, anche a distanza di tempo e di spazio, so che il mio compagno in questo viaggio, insieme a poche altre carissime persone, è e sarà Marco. E che il viaggio è iniziato quel giorno nella piramide di Keope.

 

Un saluto Dimitri

 

Roma

Guardate è veramente una cosa meravigliosa il fatto che se all’Anima serve di fare un’esperienza, quell’esperienza, si muove l’intero Universo fino a spostare tutti i quadratini, come il cubo di Rubik, e creare quell’occasione perfetta, regalandoci quell’incontro, coincidenza la chiamiamo noi, che ci serve proprio in quel momento per dare risposte alle nostre domande, per ampliare la nostra conoscenza e farci salire di un altro gradino la scala della nostra evoluzione.

Così è successo per me e per Marco.

Qualche anno fa mi sono iscritta in palestra, con l’intenzione di fare un po’ di Pilates per rimettere a posto qualche doloretto, e solo due giorni dopo cosa decide la direzione della palestra? Annulla il corso di Pilates e lo sostituisce con un corso di Yoga Qi Gong, come se niente fosse e senza avvertire nessuno.

Per un momento ho pensato di farmi semplicemente restituire i soldi e ritirare l’iscrizione, ma, “per fortuna”, avevo già imparato a cercare di guardare oltre, a leggere, nelle esperienze che la vita ti propone, una loro utilità, anche se all’inizio può esserci sconosciuta. Ho deciso quindi di “affidarmi” a ciò che l’Universo mi stava proponendo e vedere un po’…..

Un maestro orientale diceva: “Tutto ciò che ci arriva è solo per il meglio!”

E’ stato un incontro durato soli tre mesi, ma è stata per me una tale full immersion in un mondo così affascinante, da rimanere nei miei ricordi una delle più belle esperienze vissute nella mia vita, dove ho toccato con mano, nel vero senso della parola, qualcosa che fino a quel momento era scritto solo in quelle noiose, per me incomprensibili, formule di fisica studiate a scuola, e che chissà cosa riguardavano e a cosa potevano applicarsi nel mondo, di certo non a me: l’ENERGIA!

 

L’Energia, questa sconosciuta, è pazzesco scoprire che ci plasma in questa forma che è il nostro corpo; che si espande e ci raccoglie dentro una sfera chiamata Aura e che si può sentire con le mani, proprio come quella che vediamo rappresentata nei cartoni animati giapponesi; che crea per noi suoni, immagini e parole uniti da un filo logico: il pensiero! E che il nostro pensiero può arrivare ad un altro nostro simile, quella che chiamiamo telepatia, e che da bambini ci sembrava un’incredibile magia! E….ce ne sarebbe da raccontare….. Tutto prende forma, assume un significato,  svela il suo mistero…… Beh, nel tutto si inizia ad intravedere questo…..

Non dirò di esperienze particolari che ho avuto durante le meditazioni fatte con Marco, perché per chi non è dentro questa sperimentazione potrebbe alimentare aspettative, invece di permettere di accogliere ciò che ci arriva dall’esperienza. E poi mi pare che già solo un accenno come fatto sopra, possa essere una cospicua quantità di “carne messa al fuoco”! Quanta strada c’è da fare ragazzi! Ma questa scoperta cambia la vita!

 

Un’altra cosa che ho meglio conosciuto ed allenato, con la pratica dello Yoga, è il Respiro!

Il Respiro, questa meravigliosa fonte di vita, guidato con gli esercizi di espansione del torace, delle spalle e delle braccia, ha spalancato i miei polmoncini al punto che in piscina mi ritrovavo, a volte, a fare un’intera vasca addirittura senza bisogno di riprendere fiato.

Il Respiro è vita, il Respiro è movimento, il Respiro diventa visualizzazione per l’autoguarigione.

 

E poi vogliamo parlare di Marco? Un vero Sciamano!

Una delle persone spiritualmente più pulite tra quelle ch’io abbia conosciuto.

Con quella sua morbida determinazione, va per la sua strada attento a rimanere coerente con i suoi principi.

Dà, e dà tanto, anche tutto, senza paura: di mostrare il fianco, di perdere adepti, di rimetterci di tasca propria, di mettersi in discussione, di non avere potere o perdere il suo ascendente sui suoi allievi o “colleghi”.

Svolge il suo compito, per la sua crescita spirituale e per quella degli altri, con leggerezza e perseveranza, con convinzione ed umiltà; e tutto questo gli rende credibilità, tutto questo fa di lui un maestro!

Guardatelo negli occhi ed essi parleranno per lui!

E’ stata una presenza ed un esempio illuminanti nella mia vita, e lui leggendo tutto questo direbbe che è sicuramente esagerato!

Grazie Marco!

Felice di averti incontrato, felice di aver fatto un pezzo di strada insieme, felice di rincontrarti ogni volta….

 

Con affetto Lea

 

Roma

Un giorno confessandomi un frate mi ha detto : ”..ti auguro di immergerti nella festa della vita..” mi è sembrata una frase meravigliosa a cui ritorno volentieri con il pensiero. Sono convinta che la nostra vita è un viaggio, e in questo viaggio il percorso più bello è quello dell’amore. Amare vuol dire donare, la capacità di comprendere e accettare la diversità, aiutare a superare ostacoli incutendo fiducia, trasmettere serenità e calma con un sorriso che nasce dal cuore. Tutto questo l’ho trovato in Marco, persona sicuramente capace di amare per quello che è..speciale!!Sono contenta di averti incontrato nel mio viaggio!

Grazie Isabella

 

Roma 21.11.2007

Caro Marco, già da un poco volevo mettere per iscritto le mie sensazioni per averti conosciuto. Sai che io per deformazione professionale, per il mio essere astrologa, ho la curiosità di “vedere dentro” al tuo corpo fisico per sapere “chi sei”.

L’astrologia mi aiuta moltissimo, perché quello che sembra, spesso non è quello che è. Ormai credo più all’astrologia che agli uomini. Quando ho fatto il tuo tema, le mie sensazioni su di te hanno trovato le giuste conferme. sei “un maestro” naturale….e ti invito a riflettere su questo. Perché vedi, tu insegni e noi allieve nel tuo corso yoga impariamo, ma noi siamo la realizzazione della tua vocazione, la possibilità di fare esperienza e di “crescere” e di “espandere” come il tuo giove in 12 casa indica. Quel tuo pianeta in quella casa ti chiede di fare una crescita spirituale e credo che ti sei messo perfettamente in cammino. Infatti insegni Yoga, ma a parer mio insegni molto di più. Lo fai con grande entusiasmo, con grande passione e si vede che è frutto delle tue esperienze. Quello è il vero guru, quello che non ti dice cosa devi fare, ma che con il suo fare: E’.
Questo significa essere una vera guida. Per me conoscerti ha coinciso con un periodo particolarmente fragile della mia vita e prendere uno spazio per me è stato importante. Come il respirare. Avevo veramente bisogno di respirare a pieni polmoni, sentire l’aria entrare ed uscire e capire che sono viva. Mi ero un poco allontanata da me stessa, la stanchezza fisica aveva preso il sopravvento e non mi sentivo più centrata nel mio percorso in questa vita.

E’ stato un poco a poco, un passo per volta come l’esercizio delle due mani che si chiudono alternate e si girano sotto prima una e poi l’altra. All’inizio non riuscivo a farlo, proprio io che sono del segno dei Gemelli quando le mani è la parte del corpo attribuita al mio segno. All’inizio mentre cercavo di fare quel esercizio, pensavo che era il colmo. Era come se le mie mani non riuscissero nel movimento, nella scioltezza che avrebbero dovuto avere di natura. Il signore del mio segno è Mercurio….che era anche il Dio dei ladri, pensa come era svelto di mani. E’ passato un anno, e proprio ieri durante la lezione, mi sono accorta di quanto sono cambiata e come riesco adesso. Certo c’è voluto impegno e tenacia, ma per me abituata a tradurre anche le piccole cose della vita è stata una cosa molto bella. Alcune cose della mia vita si devono realizzare, sto aspettando dei notevoli cambiamenti, auspicandoli. Ho avuto la possibilità e la fortuna di conoscerti al momento giusto e mi stai accompagnando verso nuove scelte. E te ne ringrazio. Anche perché, dal mio punto di vista, niente avviene a caso. Ma sul perché o sul per come lo capirò poi, come spesso dico!!

Con affetto, Manù

 

Roma

Ma perché è tutto così difficile? Sembra essere impossibile anche parlare, dialogare, avere uno scambio…….con chiunque. A volte mi sembra di essere un marziano che vive in un mondo che non gli appartiene, mi sembra di avere indosso un vestito non mio. I pensieri affollano la mia mente e credo siano boomerang per la mia anima. La mia anima………cosa c’è di più importante dell’avere la  consapevolezza  di ciò che si è, di quello che siamo riusciti a fare di noi stessi e di quello che vorremmo poter essere? Cosa sono riuscita a fare di me stessa, quali erano i miei sogni e cosa sono diventati? Ed io cosa sono diventata? Di certo la mamma di due splendide ragazze, che adoro più della mia vita. Gli unici punti fermi della mia esistenza, la ragione per la quale continuo ad Essere e forse ad esistere. Ma non si può vivere per gli altri, la ragione di vita deve essere dentro di noi, deve farne parte, poiché altrimenti coloro che amiamo si sentono in colpa, vivono il peso della stessa nostra esistenza, che dovrebbe appartenere invece soltanto a noi.

Come è possibile diventare un’altra persona, avendo gli stessi ideali di sempre, vivere con i valori che i nostri genitori ci hanno trasmesso e che hanno fatto di noi, vere persone, continuare a credere che il rispetto per gli altri è la condizione che dobbiamo porre come limite alla realizzazione dei nostri progetti e come guida nella strada che stiamo percorrendo? I nostri limiti sono dettati dalla nostra coscienza e dalla sensibilità di chi amiamo? La nostra felicità come può coincidere con la loro infelicità, come può essere possibile agire per il   "nostro" meglio sapendo che non corrisponde ai desideri di chi ci ama , come si può godere della propria realizzazione se questa ha provocato sofferenza a qualcun altro? Ma è amore chiedere a qualcuno o anche se stessi, di rinunciare  ad essere felici? Non dovremmo gioire della serenità di chi ci stà a cuore, anche se questa comporta una nostra rinuncia? Lo scambio…..ecco quale è il segreto….e l’egoismo che in fondo fa parte dell’amore, amare se stessi per poi amare gli altri…e per amare se stessi dovremmo essere liberi di scegliere. Tutto questo sono riuscita ad elaborarlo e a raccogliere tanta energia grazie soprattutto al corso di Yoga.

Ho scoperto che in fondo siamo più che altro noi a vedere le situazioni  in modo negativo, poichè non abbiamo abbastanza conoscenza delle nostre possibilità, delle potenziali capacità e delle straordinarie opportunità che la vita ci offre. Ho scoperto che posso fare un respiro così profondo tanto da raccogliere tutto il positivo che c'è intorno a me e trovare la forza al tempo stesso di respingere la negatività che questa cavolo di vita frenetica ed assurda che conduciamo ci getta addosso. Ho scoperto che in noi esiste una fiammella sempre accesa e desidero scaldare il cuore delle persone che mi circondano, condividere la serenità per godere della sua essenza. Ho scoperto in Marco una straordinaria persona, capace di entrare in punta di piedi nell'anima altrui, e gli sono grata, con affetto. Spero di riuscire a tenermi questo tesoro che mi dà la possibilità di trovare comunque uno spiraglio, anche per affrontare la prossima risoluzione (spero!) dei miei  problemi di salute e non...e di ricominciare presto a praticare Yoga Qi Gong.

Patrizia Limiti

 

Aprilia

Siamo vivi perché respiriamo, la prima difficoltà che la vita ci costringe ad affrontare è proprio la capacità di respirare.Siamo convinti di saperlo fare, poi improvvisamente scopriamo quanto la giornata può cambiare in un attimo tutto cambia,dopo,un semplice e rilassato respiro, e respiro dopo respiro l’equilibrio e la quiete.Vivere per imparare a respirare, mai respirare per vivere, vivere per ascoltare il nostro corpo che accumula energia ma che non è preparato a ridistribuirla , ecco perché frequento lezioni di Yoga Qi Gong.
Ringrazio Marco , che con la sua calma e la sua voglia di trasmettere agli altri tutto ciò che può dare la pratica dello yoga, mi ha insegnato in poche lezioni ad ascoltare me stessa.Sono solo all’inizio, non avevo pregiudizi sulla materia, piuttosto ne avevo sulla mia capacita di apprenderla.Al contrario ho scoperto che è per me semplice ascoltare la mia energia, giocarci con le mani avvertirla sul viso e poi sui piedi e sulle gambe, sbloccare le mie tensioni addominali, tornare a mangiare dopo qualche lezione e tanta voglia di riprendere in mano la giusta direzione della vita, se ogni tanto si perde la bussola; con la calma, la concentrazione, l’equilibrio delle energie, ci si può ritrovare.

Con semplice sincerità Giovanna

 

Aprilia

Per un occidentale parlare di yoga non è molto semplice. La nostra cultura i nostri retaggi storici, la nostra forma mentis è molto lontana dal luogo in cui questa disciplina ha avuto origine.Ma è giusto usare il termine “disciplina” parlando di yoga? non lo so ma credo che la parola yoga abbia molti significati.Quello che prediligo è intendere lo yoga come “unione” tra corpo e spirito, tra uomo e uomo, tra la nostra dimensione personale e l’universo.

Il mio incontro con lo yoga è stato casuale o meglio voluto dal destino o dalla via già scritta della mia vita nella quale non posso intervenire.Subito ho avvertito un particolare contatto con questa attività. E’ riuscita a soddisfare molte delle mie aspettative rispetto ad una disciplina sportiva che ogni o quasi tutte le persone oggi  si impegnano a fare.Per me nello yoga l’intenzione vale più dell’azione questo significa che ogni persona può praticare ed in ogni sua espressione è giusta e con la pratica continua si raggiungono livelli sempre più alti.Per praticare però è necessaria una grande predisposizione ed apertura mentale.Inoltre lo yoga ti mette in contatto con te stesso, ti fa scoprire i tuoi limiti e in alcuni momenti mette a nudo le tue paure.Ma la cosa più bella è che ti dà gli strumenti per superare tali situazioni.Lo yoga ti mette in contatto con te stesso, ti fa scoprire il tuo corpo fisico e il tuo corpo energetico.Superando il materialismo riusciamo a sentire fluire i nostri sentimenti.L’effetto che la pratica  ha  avuto su di me è stata positiva, anche se in alcuni momenti è stata negativa.

Forse questo ultimo termine è inesatto poiché più che di negatività è preferibile parlare di sensazioni di malesseri che sono stati materializzati.Per questo preferisco parlare subito di questa esperienza.Ho iniziato il corso di yoga longevità nel mese d’ottobre 2005 .Prima seguivo un corso di Yogaflex  ovvero la pratica delle asana classiche con l’obiettivo  di rendere flessibile e forte il mio corpo, e incanalane in ogni posizione l’energie rispettive , da questa attività ho tratto molti benefici.Poi di colpo una sera, mi trovo questo nuovo istruttore che insegna Yoga Qi Gong che ha scombussolato il mio equilibrio e anche se ho seguito tutta la lezione con interesse alla fine avevo un gran mal di stomaco e mal di testa.Quella sera ho fatto fluire in me tutte le negatività ed il risultato è stato il malessere.Questo dimostra il grande potere che è in noi e che lo yoga c’insegna a sentire.

Adesso per me rinunciare ad una lezione sarebbe un grande sacrificio.Avere un ora per mettersi in contatto con se stessi è un regalo che ogni persona deve farsi per scoprire un nuovo gusto della vita.Per capire il potere della nostra mente, per imparare una regola o dei principi che in ogni gesto si possono applicare e che nei momenti di difficoltà ti arrivano in soccorso. Abbandonarsi al respiro e sentire una grande forza interiore, sprofondare al tuo interno per ritrovarsi nell’universo. E’ questo che ho avvertito durante una meditazione fatta in una lezione di Yoga Qi Gong   nella quale ho navigato all’interno di una bolla trasparente in tutto il cielo extra atmosferico.Alcune volte parlando con le persone che praticano con me ci siamo dette come senza prendere alcuna sostanza stupefacente riusciamo a vedere cose e colori, a sentire calore o torpore insieme a farci un “viaggio”. E’ sempre bene sdrammatizzare le cose ,altrimenti ci prendiamo troppo sul serio.Potrei andare avanti per molte righe a parlare ma concludo ringraziando il nostro maestro che con la sua passione ci trasmette il vero senso di questa disciplina e ci consente di vivere meglio.

Con affetto Monica

 

Nello spazio e nel tempo

Vivere con la consapevolezza di essere individui magici e dotati di un grande potere è sicuramente il principio di un aura difficile da scalfire.Ormai sono anni che dirigo la mia esistenza verso questa direzione e questo grazie soprattutto alle persone che ho avuto modo di incontrare nel mio cammino.

Purtroppo il quotidiano è qualcosa di terribilmente forte avente un unico scopo: renderci sempre meno consapevoli di chi siamo, tramite diversivi di vario genere nei quali ognuno di noi si lascia più o meno andare.Un giorno uno dei miei limiti è stato la paura di ammalarmi, non che avessi qualcosa ma semplicemente l’impossibilità di poterla affrontare da sola dovendo necessariamente affidare il mio corpo e le mie paure a qualcuno che mi giudica solo per schemi e abitudini di pensiero che ormai non facevano più parte del mio essere. Ma la vita quando ti poni delle domande, o comunque quando senti di “andare oltre”, ti viene sempre in aiuto non fosse altro per il suo innato spirito evolutivo. E’ stato così che nel mio cammino incontro Marco, si faccio semplicemente un nome e non una disciplina una religione o un setta. Marco è colui che praticando su se stesso riesce a sciogliere i nodi che ci affliggono, è alla continua ricerca nel tirar fuori dall’essere umano il suo essere magico, e un enorme passione nella voglia di trasmettere le sue esperienze tramite i suoi semplici strumenti.

Con  le pratiche di autoguarigione e soprattutto con l’intento di guarigione inizio un periodo nel quale ho sperimentato su me stessa l’enorme capacità dell’essere umano che ha sul libero arbitrio di essere SANO o MALATO, ovviamente sono scelte che vanno fatte a livello sottile quando le nostre energie comunque vibrano in equilibrio tra di loro. Sono esperienze sensazionali, le mie nello specifico sono orientate nella visualizzazione delle zone di azione tramite associazioni di colori e suoni o avvolte nella trasformazione di ciò che provoca il dolore in ciò che arreca piacere. Queste mie esperienze hanno dato delle risposte ai miei quesiti  acquistando maggior fiducia per potermi evolvere, ho cominciato a scoprire il piacere di badare a me stessa  ma come dicevo il quotidiano è terribilmente “forte” tanto da non  riuscire sempre ad essere così disciplinati con se stessi  e quindi avvolte si tende ad andare avanti senza praticare e senza praticarediminuisce l’intento di autoguarigione ed inevitabilmente ci si indebolisce. Ma uno dei messaggi più belli che Marco è stato in grado di trasmettermi è stata l’importanza del significato del Corpo Unico.

Le sedute di riequilibrio energetico che ho fatto con Marco (quando da sola non ho avuto l’energia di farlo) sono state per uscire da un periodo nel quale ero terribilmente stressata  e stanca dal quotidiano da non avere più la forza quasi di far nulla, come una candela che emette una fiamma sempre più fioca lasciavo sopraffarmi dalle mie giornate senza alcuna intromissione. Mi sono sottoposta ad un ciclo di 4 sedute una volta a settimana,  sicuramente badare a se stessi è bello, ma il Corpo Unico è superlativo!Per circa un’ora ho viaggiato nel mio corpo e nella mia mente ho avuto esperienze di volta in volta sempre mirate a ciò che mi affliggeva  se ero stanca fisicamente avvertivo bolle di luce che riempivano spazi del mio corpo vuoti e freddi, se avevo pensieri ed ansie ho visto prati verdi  e cieli rosa nei quali ho volato con le sembianze di un angelo….. potrei continuare ancora per molto ma queste sono le mie di esperienze e come ho gia detto ho una predilezione nella visualizzazione.

Sottoponendomi alle sedute di riequilibrio energetico ho avuto un doppio beneficio , il primo è stato sicuramente quello di riprendere in mano la mia vita aumentando la fiamma di luce dentro di me, e il secondo è stato quello di trovare la gioia di scambiare questa mia esperienza con altre persone che come me anche lavorando su stesse hanno periodi nei quali si ha bisogno del Corpo Unico e quindi di qualcuno che vede l’essere umano come un essere magico e in quanto tale di fare i cosiddetti miracoli e il miracolo più grande è che ogni essere sulla terra ha la possibilità di fare ciò.

Grazie Marco, con affetto Carmela

 

Inviaci la tua esperienza utilizzando il link Contatti.